I primi passi a scuola, la voglia di imparare, di crescere lungo una strada in cui ci si innamora del teatro e di tutto ciò che è “spettacolo”. La periferia che giorno per giorno fa da sfondo al cammino di chi ha voglia di emergere e che gli amici chiamano simpaticamente “Fighetto”. Lui è Michele D’Onofrio che l’appellativo “Fighetto” come nome d’arte l’ha poi adottato e lo porta con sé man mano che avanza. Ed eccoci… Si racconta oggi ripercorrendo momenti salienti  del suo percorso, mirando a ciò che sarà domani…

 

Sin da piccolo inizi a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Come parte il tuo percorso e come hai capito che era quella la strada giusta da seguire?

Tutto è partito a scuola alle elementari ma anche alle medie con i classici spettacolini, ma il vero percorso è iniziato un po’ per gioco alle superiori dove ho preso parte a un progetto scolastico pomeridiano di teatro, da lì ho scoperto le varie compagnie teatrali amatoriali, ho fatto la mia gavetta contemporaneamente ai diversi progetti scolastici e così mi sono innamorato del teatro. Intanto ho anche fatto degli studi in merito e ho iniziato a formarmi in primis come attore, parallelamente ho iniziato a cimentarmi poi anche come comico e, facendo il comico per vari eventi, ho conosciuto un’emittente televisiva che all’epoca era una Web Tv, lì ho mosso i primi passi da presentatore, oggi è un’emittente nazionale, “Hastag TV” e attualmente ne sono il presentatore ufficiale. Ho fatto degli studi per poter avere una formazione anche come presentatore e adesso prendo parte a diversi eventi nelle mie svariate vesti.


Quindi studi e ti ritrovi nelle vesti di attore, comico, presentatore, speaker… Com’è stato e com’è ricoprire i vari ruoli e in quale di essi ti rivedi maggiormente?

Sono ruoli simili ma allo stesso tempo diversi tra loro perché quando si è nelle vesti di attore e comico sei al centro della circostanza, metti avanti te stesso, ovviamente sempre al servizio del pubblico senza il quale non siamo nulla, mentre come presentatore devi mettere in primo piano l’evento o magari la persona che stai presentando. Riguardo al ruolo in cui mi rivedo maggiormente… Mi dicono che sono un bravo presentatore ma nel mio cuore c’è il teatro, il teatro è la mia vita, mi rivedo maggiormente nelle vesti di attore.


Varie esperienze in diverse tv, quali sono state le sensazioni?

Sicuramente positive, è sempre bello vivere realtà diverse, interfacciarsi con esse e conoscere cose nuove. Ho avuto il piacere di prendere parte in veste di comico anche al programma di Rosario Fiorello “E viva il Videobox” su “Rai 2”, ho portato un mio monologo ed è stata un’esperienza molto bella e poi ho partecipato inoltre come concorrente alla trasmissione “Ciao Darwin” su “Canale 5”, lì sono stato felice di cimentarmi nel gioco “Genodrome“ perché mi è sempre piaciuto tanto, è un programma che ho sempre guardato ed essere lì mi ha fatto vivere davvero delle sensazioni bellissime.


Sei anche un cosplayer. Come nasce questa passione?

Anche questa passione nasce per gioco, per una scommessa in realtà, ha avuto inizio a Napoli al “COMICON”, all’epoca uscì “Suicide Squad” e nel 2017ebbi l’idea di rivestire i panni di “Joker”, da lì ho scoperto che anche questo mondo mi attraeva. Il mio “Joker” col tempo l’ho perfezionato, poi ho portato altri personaggi in giro come Lupin, Silente di “Animali Fantastici”, Spiderman, personaggi che mi hanno dato tante soddisfazioni. Ho avuto il piacere di prendere parte a diverse “Fiere Cosplay” in svariati luoghi d’Italia sia come partecipante che come ospite. Per il futuro… ci saranno altri cosplay che sto progettando.


Il tuo nome d’arte è “Fighetto”. Come nasce?

Era il mio soprannome da bambino, quando avevo 12 anni, era un nomignolo che mi aveva dato Barbara, una cara amica del mio quartiere, Marianella a Napoli, eravamo in periferia e prevalentemente i ragazzini magari indossavano delle tute sportive, io invece mettevo sempre giacca e camicia, allora la mia amica mi diceva: “Sei proprio un fighetto!”. Da lì ogni volta che presentavo ero “Fighetto”. A un certo punto di questo percorso ci fu l’esigenza di scegliere un nome d’arte, visto che in molti mi conoscevano così, decisi di portarlo con me in questo viaggio.


Recentemente è uscito su Youtube, tutti i digital store, sul canale “Op music” e in rotazione su “Hastag TV” un tuo brano: “CI STA FIGHETTO”. Di cosa parla?

Sì, è un brano scritto da me e Silverio Liotta, gli arrangiamenti sono stati curati dalla “U&S Records” per l’etichetta “Op music” del maestro Polverino. Il video è stato curato da “Mister Tv”. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione di questo progetto. E’ un brano che parla di me, del mio percorso artistico, è come se fosse una sorta di sigla. L’ho dedicato a mia nonna a cui sarò sempre grato e che purtroppo non c’è più, lei è stata la mia prima fan. Mi ha supportato sotto tutti i punti di vista in questo cammino, ha creduto in me più di me stesso.


Qual è un tuo sogno da realizzare?

Affermarmi come attore.


Progetti futuri?

Ci saranno tante novità, per tutti gli aggiornamenti ci si può avvalere delle mie pagine presenti sui vari social.

 

E si procede! Con la voglia di raggiungere sempre nuovi obiettivi. Il desiderio di realizzare sogni per se stesso e per chi ha sempre fatto il tifo per lui. Perché ogni successo riempie di gioia! E perché per ogni successo di sicuro ogni volta in cielo nasce un sorriso…


a cura di Saporito Margherita