Consapevolezze, sincere, vive consapevolezze di sogni che sono unici perché appartengono ad una dimensione soltanto, che sono veri perché traspaiono dagli occhi dell’anima, che sono reali e concreti perché figli della più pura forza di volontà, dell’immancabile resilienza e del sacrificio. Ogni giorno, ci sono limiti esterni o interni da provare a valicare, per migliorare, per migliorarsi, per poter andare a dormire, con la convinzione di esser stato tutto, avendo dato tutto. Rosario Monda, proprietario dell’unica associazione in Campania di Hockey in-line, l’ASD Vesuvio Hockey In-Line, che tiene i suoi corsi di pattinaggio e avviamento all’Hockey per ragazzi e ragazze dai 6 anni in su proprio nella palestra scolastica dell’Istituto comprensivo “Giovanni Pascoli” di Cicciano, è il papà del giovane Michele, che a soli quindici anni, è già stato attaccante del Bari, del Roma e del Campomarino Molise di Hockey In Line, inseguendo un disco e un sogno che è unico e speciale e che adesso lo ha spinto a fermarsi momentaneamente dall’attività agonistica proprio per aiutare Rosario nella formazione dei giovanissimi apprendisti (Under 10) iscritti all’associazione. Oggi stringendo tra le mani le sue piccole e decise consapevolezze ha saputo raccontarsi così:

Quando e come è nata la tua passione per l’Hockey in Line?

“Circa 10 anni fa, all’età di 5 anni, guardando in TV un cartone animato è iniziata la mia passione per l’Hockey, mi ha sempre affascinato infatti anche la pista di pattinaggio sul ghiaccio al Vulcano Buono di Nola. Aiutato e supportato da mio papà ho iniziato nel 2018 col Bari all’età di 8 anni, poi sono stato al Campomarino, poi a Roma e poi di nuovo Bari, senza dimenticare i tanti talent e stage.”

Quanto bisogna dedicare in termini di tempo ed energie psicofisiche a questo sport durante l’attività a livello agonistico?

“Inizialmente ero impegnato tutti giorni con gli allenamenti, adesso posso dire che tre giorni alla settimana sono sufficienti, ho sempre gestito l’attività agonistica organizzandomi anche con gli impegni scolastici, è una disciplina che dà tanta spinta per rendere al meglio anche a scuola.”

Qual è ad oggi la tua più grande ambizione? Fin dove ti piacerebbe arrivare?

“Ad oggi la mia più grande ambizione è legata inevitabilmente all’associazione di mio padre. Vorrei tanto costruire qualcosa di importante qui, valorizzando i giovani del territorio, per far crescere questo sport in una realtà in cui è completamente nuovo. Siamo l’unica associazione di Hockey In-Line in Campania e credo tantissimo in questo progetto. Oltre ciò, ovviamente, un giorno mi piacerebbe tantissimo anche tornare in campo a giocare e competere.”

In che modo, dal tuo pur giovane punto di vista, i ragazzi delle nuove generazioni possono avvicinarsi a questo sport?

“L’obiettivo dello sport è sempre stato creare unità, amicizia e famiglia. Nell’epoca dei social è sempre più difficile che le persone si leghino tra loro in rapporti umani e reali. L’Hockey è questo, è una dimensione che può unire e creare coesione. Le nuove generazioni potrebbero essere anche attratte dalle sue principali particolarità: è l’unico sport che di fatto ne comprende due, perché nasce dalla fusione del pattinaggio e del controllo del disco. La sua imprevedibilità crea spettacolo e adrenalina, è indescrivibile e impensabile quello che può succedere durante ogni partita da un momento all’altro.”

A cura di Antonio Spiezia