La storia di un paziente ridotto ad un semplice corpo

“Deserto” racconta la storia di un paziente ridotto ad un semplice corpo, privato della propria identità in un ospedale dove l’essere umano si dissolve dietro procedure fredde e impersonali. Dall’altro lato c’è un medico, egocentrico e saccente, che vede solo organismi da riparare, ignorando emozioni e vissuti. È l'incontro-scontro tra questi due tipi umani con la paziente che, alla fine, ne uscirà con un moto d'orgoglio e la rivendicazione della sua umanità contro la disumanità del dottore, cinico "aggiustatore" di organismi viventi. “Deserto” è, quindi, il racconto di un risveglio: dalla rassegnazione alla consapevolezza, dall’annullamento alla ribellione. Perché dietro ogni corpo c’è una storia, e nessun essere umano può essere ridotto ad un oggetto. Spiega la band ferrarese a proposito del brano: “Tutta l'amara e sferzante ironia di chi cerca disperatamente di tenersi aggrappato alla vita coi denti...”
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