I quartieri di Cicciano, come da tradizione, entrano in competizione, ognuno ha il suo portone artigianale e si riprendono le usanze rinascimentali e medievali.

Le strade si trasformano, riempiendosi di suoni, musica e colori.

Fulcro di queste giornate è l’arte, grazie ai vestiti d’epoca, le opere artigianali, gli addobbi e le rappresentazioni.

 

Storia

Circa 400 anni fa era consuetudine che i rappresentanti delle città di Nola, Saviano, San Paolo Bel Sito e Cimitile si recassero a Cicciano per consegnare dolciumi e spezie, ricevendo in cambio monete d’argento.

Questo avvenimento storico viene tuttora ricordato, con lo scopo di unire i cinque paesi dell’Area Nolana.

Quartieri

Castrum

Qui si trova la Casa-Fortezza, costruita nel 1300 circa, centro di potere religioso, agricolo ed economico, da cui si gestivano le terre circostanti.

In passato questo quartiere non esisteva ed era invece occupato dal giardino della Casa-Fortezza, urbanizzato solo dopo.

 

Li Marenda

Situato a nord del centro, verso le colline.

In pasato era una zona paludosa e ancora oggi, in caso di pioggia, il quartiere è soggetto a ruscelli improvvisi.

 

Li Rosci

Esteso dalla chiesa del Corpo di Cristo in direzione di Cutignano.

Questo quartiere potrebbe dovere il suo nome a alla gens Roscius, famiglia romana molto influente, oppure alla parola latina roscidus (“bagnato, umido”), in riferimento alla sua esposizione a corsi d’acqua.

 

Li Sappierti

Occupava la zona lungo la via per Cancello e Capua, da via De Luca fino alla chiesa del Corpo di Cristo.

L'origine del suo nome non è conosciuta, probabilmente legata al periodo romano o tardo-romano

 

Li Vinti

Confinava verso Roccarainola e Comiziano, definito a sud dal canale Clanio. È uno dei pochi quartieri il cui nome medievale si è mantenuto invariato nei secoli, ma la sua etimologia è ancora incerta.

 

Le sfide

I quartieri prendono parte a diverse sfide: dalla realizzazione dell’allestimento storico delle strade e delle Porte di accesso al quartiere, a giochi sportivi come il tiro con l’arco ed il tiro alla fune, la sfilata e la famosa Corsa delle Botti.

Quest’ultima è uno dei momenti fondamentali del Palio dei quartieri e si ispira all'ampia produzione di vino che vi era nel 1500; vi sono, infatti, moltissime cantine sparse nel tufo di Cicciano. Negli ultimi anni si è aggiunta anche la Corsa delle Botti Nazionale, i cui partecipanti provengono da diverse zone d'Italia.

La corsa di quest’anno si è tenuta lungo l'antico fossato che circondava la Casa del Commendatore, feudatario del paese.

 

Al termine delle sfide, si sommano i punteggi ottenuti in tutte le prove e il quartiere con il punteggio più alto si aggiudica il Palio, che viene consegnato in piazza davanti alla antica “Casa Fortezza.

 

Come abbiamo partecipato?

L’associazione Attiva Mente ha pensato di rappresentare durante la giornata del 2 giugno uno dei mestieri rinascimentali all’ora più diffusi: il vasaio.

I vasai erano noti anche come "figuli" o "vasarii". Questi producevano beni di uso quotidiano e dunque indispensabili come piatti, brocche, scodelle, tegami, anfore; ma le famiglie nobili e borghesi cominciarono ad usare piatti, vasi e piastrelle colorate come veri e propri simboli di status.

Durante il Rinascimento, quindi, in Italia l'arte ceramica raggiunse il suo apice.

Si trattava di artigiani altamente specializzati che operavano in botteghe, composte dal maestro, dai garzoni (apprendisti) e dagli operai addetti a specifici compiti.

 

Così, noi dell'associazione, la mattina del 2 giugno 2025 abbiamo allestito una vera e propria postazione da artigiani, con tornio girevole e mattonelle da noi dipinte.

I passanti potevano lavorare l'argilla sul tornio ed i bambini si sono divertiti tanto a modellare i propri vasi.

Anche noi ci siamo molto divertiti entrando nell’atmosfera rinascimentale come antichi artigiani.