C’è una voragine, fatta di disagio sociale e svilimento, di
insofferenza e decadimento, estraniante e dissacrante. È quella in cui stanno
confluendo crollando generazioni, cIeche, senza una guida, senza una meta,
sbandate, stordite al punto da non riconoscersi, da non distinguersi, da avere
davanti agli occhi l’oscura prospettiva di una strada che non prevede uscite.
Un unico bagliore, una speranza intensa, l’ultima che ci rimane,
nell’educazione, nella conservazione di virtù che non sempre sono parole ma pur
si trasmettono in un pallone alzato per una schiacciata, in un altro che rotola
su un prato, nell’incrocio di corpi che combattendo si rispettano, in altri che
valicano i limiti fisici e si rincorrono, in una corsa o nel vorticoso roteare
delle ruote di una bici, in quello di un disco colpito mentre stai pattinando,
prima di provare ad abbracciare il cielo, soltanto con due braccia.
L’associazione “Terra Futura Campana”, crede in quel bagliore, crede che unire
possa significare salvare o più semplicemente custodire, preservare, attraverso
lo sport, un sistema in corto circuito che ha perso il senso di avere senso. È per
questo che nella conferenza stampa di presentazione di oggi, presieduta anche
dal delegato provinciale del CONI di Napoli, Agostino Felsani, nelle parole dei
presenti per la “Prima Giornata dello Sport e Giubileo degli Sportivi”, in
programma Domenica 15 Giugno nel rione Iacp del comune di Cicciano, c’è
un’emozione, visibile, tangibile, vera, di fiducia, di volontà.
Moderata sapientemente dall’ottimo avvocato nonché
giornalista Antonio Russo, la conferenza ha visto intervenire, oltre al
presidente dell’associazione “Terra Futura Campania”, l’amministrazione
comunale di Cicciano assieme ad alcuni dirigenti delle associazioni sportive
che prenderanno parte all’evento e il sopracitato delegato provinciale del
CONI.
Dopo gli applausi per l’introduzione iniziale di Russo, il
primo intervento spetta proprio al presidente che visibilmente emotivamente
coinvolto dichiara:
“L’associazione Terra Futura Campana ha creato questo evento
nel connubio tra sport e chiesa perché non vive d’individualismi, ma di
comunità, si sente impegnata nel territorio e cerca di coinvolgere il maggior
numero di associazioni possibili. Ha l’obiettivo concreto di inventare un luogo
associativo che si protenda nel tempo e che abbia, in questo evento un punto di
inizio per quello che si potrà fare in futuro. Il mio ringraziamento speciale a
tutti i presenti ed in particolare alla prima presenza nella nostra realtà di
una delegazione provinciale del CONI, nelle vesti del delegato Agostino
Felsani”.
La parola passa immediatamente ai rappresentanti di alcune
delle delegazioni che parteciperanno all’evento. Interviene prima Angelo
Palumbo, presidente dell’associazione pallavolistica ciccianese “ASD Volley
Vittorio Alfieri”:
“Dalla morte per un incidente del nostro allenatore
Vittorio, scomparso mentre accompagnava alcuni dei nostri ragazzi a giocare,
abbiamo deciso di intitolare a lui la nostra associazione e abbiamo iniziato a
fare sport per gli altri, per tutti. Siamo felici di prendere parte a questo
evento perché rispecchia i nostri principi. Per rendere al meglio bisogna
essere nelle condizioni migliori e per farlo, c’è bisogno delle strutture
adeguate”.
A questo punto, invitata ad intervenire la professoressa
Maria Luisa Perez riesce a coinvolgere tutti gli ascoltatori con un importante
discorso di recupero e uguaglianza, incentrato non solo sull’inclusione delle
situazioni di disabilità nella pratica sportiva ma anche sollevando un vento di
rivalsa ai problemi della società contemporanea:
“Normalmente si intende e si vede il disagio soltanto come
appartenente alla realtà dei diversamente abili ma l’inclusione a mio parere
deve essere estesa a tutti quei minori considerabili a rischio, esiste e deve
esistere un sogno, che deve coinvolgere i ragazzi in un processo di educazione
settimanale pomeridiano, supportato dalle scuole, per permettere al disagio di
diventare riscossa. Non solo, sarebbe anche auspicabile che gli stessi genitori
venissero posti sotto il controllo di tutor familiari, sociologi o esperti, per
indirizzare comportamenti che non sempre sono ideali e che spesso compromettono
la vita quotidiana e i doveri dei ragazzi”.
Al ritmo delle mani convinte la professoressa ribadisce la
presenza con i suoi ragazzi per la giornata del 15 e lascia il centro della
scena a Rosario Monda, in rappresentanza dell’associazione “ASD Vesuvio Hockey
In Line”:
“Sono felice di essere qui e di poter rappresentare l’unica
associazione che in Campania propone questo sport, l’Hockey. In realtà
l’apprendimento si svolge in due momenti differenti, nel primo si impara
soltanto a pattinare, nel secondo invece si apprende la gestione del disco. È
come se fossero due sport in uno. Nonostante le nostre iscrizioni ancora esigue
saremo lieti, il 15, di portare la breve dimostrazione di alcuni dei nostri
migliori atleti”.
Coinvolge ben tre discipline l’associazione “ASD SEI-DO-KAN
Acli” che racchiude sotto il suo dominio di attività il calcio a 11, le arti
marziali e la danza sportiva, rappresentata dalle bellissime parole del
presidente Antonio Lombardi:
“Siamo al 50esimo anno compiuto della nostra associazione,
l’ASD SEI-DO-KAN, viviamo di fatto d’associazionismo, ci immergiamo
quotidianamente in questa realtà e nella diversità delle discipline che
rappresenteremo. Lo sport è da sempre il volano della ripresa sociale che porta
il lavoro ed è proprio nel concetto di lavoro che troviamo quello di dignità,
sociale e morale. Porto i ringraziamenti della mia associazione, soddisfatti di
poter essere parte di questa iniziativa importante”.
L’ultimo rappresentante presente per le associazioni
sportive chiamato a pronunciarsi è Francesco Fusco, di “ASD Ciclando”, il
gruppo ciclistico di Cicciano:
“Parteciperemo a quest’evento unendo l’aspetto dimostrativo
a quello educativo. Oltre a mostrare la nostra attività, forniremo pure delle
spiegazioni su come impegnare e percorrere le strade. L’insegnamento viene
sempre insieme al divertimento, bisogna unire entrambe le cose.”
Qui, Russo cede la parola all’assessore delegato allo sport
del comune di Cicciano, Salvatore Santoriello, pronto ad annunci veramente
sorprendenti:
“Voglio unire il mio discorso all’importanza delle parole
della professoressa Perez e proprio nell’analisi delle necessità strutturali da
lei menzionate sono felice di annunciare il protocollo d’intesa da più di un
milione di euro per la creazione di un centro polifunzionale nel nostro paese,
che si unisce al finanziamento per il palazzetto dello sport che vorremmo
costruire a partire dal 2026 e al finanziamento di circa 750 mila euro per lo
stadio Magnotti, a cui ha contribuito a sue spese anche il comune. Tutto questo
perché crediamo sinceramente che la nostra zona sia piena di talenti e noi
dobbiamo metterli nelle condizioni di emergere, partendo tutti dallo stresso
livello, perché nello sport sono tutti uguali”.
Il microfono passa poi a Giuseppe Caccavale, che da sindaco
e capo dell’amministrazione, sente la responsabilità dei suoi racconti:
“Tenteremo con queste iniziative di sradicare dai pericoli
della strada interi gruppi di ragazzi che fino a ieri erano artefici di atti
vandalici. Quello che manca è il trade d’union educativo, dobbiamo rimboccarci
le maniche, a partire dall’ambiente familiare, creare un istituto
Scuola-Bottega, come quelli a cui ero abituato io. Ci vuole tempo, ci vogliono
sacrifici, stiamo facendo un sacco di interventi green e dobbiamo continuare su
questa linea, per garantire un futuro ai nostri giovani, creeremo pertanto
anche un albo comunale delle associazioni sportive”.
Arriva dunque il
tanto atteso momento dell’attento delegato provinciale del CONI di Napoli,
Agostino Felsani:
“Porto a tutti voi il saluto di Sergio Roncelli che
purtroppo per motivi suoi personali non è potuto intervenire. La creazione
dell’Albo citata dal sindaco è una manifestazione fondamentale della
partecipazione e della vicinanza del comune alle associazioni sportive. Bisogna
lanciare un seme nella comunità e farlo crescere, il CONI come istituzione
garantisce di essere il collante tra le associazioni sportive e supporterà
sempre queste iniziative. Per il 15 possiamo garantire un’ambulanza in grado di
effettuare visite mediche a tutti gli sportivi che si esibiranno”.
Alla nostra domanda su cosa sentisse di poter garantire in
quanto rappresentante per il CONI, a una realtà di paese sempre meno
considerata rispetto al contesto cittadino, ma pur convinta di poter fare
qualcosa di importante, il delegato ha risposto:
“In quanto a fondi e autorizzazioni, non spetta a noi
elargirli, non dipende più da noi. Noi possiamo garantire il nostro appoggio a
queste realtà. Spesso anche dei contesti cittadini sono meno considerati di
questi di paese, noi cerchiamo di tenere in considerazione tutti e di includere
tutti, non mancherà il nostro sostegno e il nostro supporto, nei limiti di ciò
che per volontariato possiamo fare”.
I saluti finali, di Nappi prima e di Russo poi, lasciano sul
viso di tutti la speranza che concretamente sia questo il momento di seguire
quel bagliore, che solo lo sport sa dare, trasmettendo, valori secolari che da
tempo scavalcano anche il tempo.
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