Una carriera costruita tra cinque continenti, un bagaglio di esperienze che attraversa culture, lingue e mercati diversi, ma sempre con un riferimento fisso nel cuore: Ragusa. Antonino Ferrera, manager di livello internazionale, è una delle figure più autorevoli del mondo industriale italiano all’estero, oggi riconosciuto dal Premio “Ragusani nel Mondo” – in programma il 26 e 27 luglio in piazza Libertà – come autentico ambasciatore dell’eccellenza iblea nel settore energetico e infrastrutturale.

Nato a Ragusa nel 1969, Ferrera si laurea in Ingegneria con il massimo dei voti a Catania. Fin da giovane mostra una naturale inclinazione verso l’internazionalità, ereditata dal padre Giuseppe. Le sue prime esperienze lo vedono a Roma, come Ufficiale dell’Esercito e poi manager dell’Anonima Petroli Italiana.

Nel 2000 inizia la lunga avventura nel gruppo ACEA, con il compito di sviluppare progetti nei settori idrico ed energetico nei mercati emergenti. Lavora in Paesi come Perù, Colombia, Honduras, Cile, Polonia, Repubblica Dominicana, Brasile e Argentina.

Nel 2016 viene nominato Presidente di ACEA International, la holding americana del gruppo, riorganizzando le società estere e guidando una realtà con quasi tremila dipendenti. Dal 2017 si trasferisce con la famiglia a Miami, città dove aveva conseguito un Executive MBA nel 2008. Qui prosegue il suo ruolo di ponte tra l’Italia e le Americhe, fino al prestigioso incarico ricevuto nell’aprile 2025: coordinare e sviluppare le attività delle Ferrovie dello Stato nel mercato USA.

Nonostante i 25 anni di residenza all’estero, Ferrera è rimasto profondamente legato alla sua terra. Desidera sostenere le imprese ragusane nel loro ingresso nel mercato statunitense e favorire investimenti americani nel Ragusano. Con una vasta esperienza nei settori dell’energia rinnovabile, dell’acqua, del petrolio e delle infrastrutture, e con competenze che spaziano dal business development al crisis management, Antonino Ferrera incarna il profilo del manager globale, capace di coniugare visione strategica e radici profonde. Il riconoscimento che riceverà a fine luglio è il tributo a una carriera brillante, ma anche a una fedeltà silenziosa alla propria identità, che ha sempre tenuto Ragusa come bussola e orizzonte.