FRAGILE è l'album di debutto della flautista ALESSIA SCILIPOTI


 Disponibile da venerdì 24 ottobre 2025 (in distribuzione digitale per Believe Music Italy) per Da Vinci Classics, FRAGILE è l’album di debutto della flautista Alessia Scilipoti. Un disco che esplora le connessioni tra flauto e voce, tra suono e respiro, tra gesto e parola: un viaggio attraverso la notte dell’ascolto, dove il confine tra linguaggio e silenzio si dissolve per rivelare la materia viva del suono.


Il percorso si apre con Voice di Tōru Takemitsu, caposaldo del repertorio flautistico contemporaneo, in cui la poesia è recitata, urlata e sussurrata in un continuo dialogo con il teatro Nō giapponese. Da qui si dipana un itinerario che attraversa gli ossimori petrarcheschi di Dolce tormento di Kaija Saariaho, le dissoluzioni del linguaggio in Dying Words II di Richard Barrett, e le fascinazioni poetiche di Incauto incanto, fantasia reticente di Mario Garuti, fino alla riflessione meditativa di Alpha Waves di Malin BångDer Umriss di Antonino Giacometti riflette, con le parole di Nelly Sachs — un’allusione al fragile tentativo di dare forma a un dolore indicibile, a ciò che resta dopo, a un passato che resiste alla definizione. Il viaggio si conclude con Dia Nykta di Fausto Romitelli, immersione nella notte mitica evocata dal frammento di Ibico, dove la luce delle stelle brucia nel buio del suono. Scritta appositamente per questo album, '72 Tape Machine di Vincenzo Parisi rinnova invece il dialogo tra memoria, voce e ritualità, esplorando le possibilità timbriche e percussive del flauto.

Il disco di Alessia Scilipoti si muove lungo un invisibile filo genealogico che lega i compositori: GiacomettiGaruti e Romitelli furono allievi di Umberto Rotondi, mentre Parisi è stato allievo di Garuti. Un legame che attraversa generazioni e poetiche diverse, unendo esperienze, gesti e visioni in un’unica trama d’ascolto. Nel suono di Alessia Scilipoti inoltre, il flauto si fa corpo e voce, strumento e parola, eco e respiro: un atto fragile e necessario di presenza nel silenzio. Con sensibilità profonda e rigore assoluto, la musicista ci accompagna in un viaggio che oltrepassa la dimensione tecnica per farsi gesto poetico e meditativo. Il suo flauto non si limita a produrre suoni, ma racconta storie di fragilità, tensione, mistero e rivelazione.

In FRAGILEAlessia Scilipoti si confronta con il repertorio contemporaneo per flauto seguendo un filo sottile che intreccia musica, parola e letteratura, in un dialogo che attraversa epoche e culture. Non una semplice raccolta di brani, ma un’indagine profonda sul potere espressivo del suono come medium poetico: capace di tradurre la densità del linguaggio, i silenzi della memoria e le tensioni dell’anima umana. La scelta del repertorio riflette questa visione, proponendo opere che instaurano un confronto diretto con testi letterari e suggestioni di natura poetica o filosofica, spesso in bilico tra presenza e assenza, tra parola e silenzio.

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