Al via da poche ore le procedure online di iscrizione alle classi prime delle scuole primarie e secondarie, che si concluderanno il prossimo 10 febbraio. Grande afflusso di visitatori, come di consueto da qualche anno a questa parte, si è registrato la scorso 20 gennaio al Liceo Renato Cartesio. L’istituto, retto dalla dirigente Donatella Acconcia, include le tre sedi di Villaricca, Giugliano e Qualiano, e si articola nei due indirizzi tradizionali, Classico e Scientifico. L’Open Day (il secondo per le sedi di Giugliano e Qualiano) ha confermato dunque l’interesse crescente verso il liceo, con ragazzi delle medie accorsi, insieme ai propri genitori, per esplorarne da vicino le opportunità, incontrare i docenti, confrontarsi direttamente con i poco più grandi “cartesiani”, che di questa scuola sono ormai esperti conoscitori. Filo conduttore della giornata è stato il valore dell’humanitas, declinato nelle sue diverse forme e espressioni, richiamato dalla celebre sentenza terenziana Homo sum, humani nihil a me alienum puto («Sono un uomo, nulla di ciò che è umano considero estraneo a me»). Un valore che l’istituto interpreta anche nella spiccata vocazione all’inclusività.


Nella sede di Villaricca numerose e diversificate sono state le iniziative attivate. Nelle aule dedicate ai laboratori di lingua e letteratura classica, guidati dai docenti del dipartimento di latino e greco, i cartesiani del Classico hanno dialogato con i loro futuri compagni, divertendosi insieme con le lettere dell'alfabeto greco e condividendo le emozioni della tragedia antica. La VDS ha messo in scena un tableau vivant in cui la Pace guida il popolo e a cui ha fatto seguito un monologo sulla libertà. In un’aula tematica sull’importanza delle parole, i ragazzi della IIIBS hanno proposto un documentario musicale incentrato sul testo di “Firework” di Katy Perry, e hanno invitato gli ospiti a scrivere parole che a loro giudizio potessero avere un certo “peso”, in seguito proiettate sulla LIM. I cartesiani amanti della filosofia si sono cimentati in un’intervista doppia a Platone e ad Aristotele sul tema della felicità e dell’amicizia, in canzoni e poesie, una delle quali in dialetto, ispirate al tema del diritto d’asilo. I docenti di inglese hanno coordinato alunni che si sono esibiti in danze e canzoni sul tema della solidarietà o che hanno condotto specifici laboratori didattici. E ancora, riflessioni su brani biblici dal pregnante valore morale, ripresi in alcune canzoni, o illustrazioni di noti quadri con dovizia di dettagli. Fiore all’occhiello dello Scientifico sono senza dubbio le discipline STEM. In un’aula tematica i ragazzi hanno presentato lavori realizzati durante i corsi di robotica e informatica, utilizzando strumentazioni di laboratorio, hanno azionato robot attraverso comandi formulati mediante algoritmi implementati da loro stessi, hanno offerto una dimostrazione pratica, utilizzando il linguaggio di programmazione di Arduino. Nell’aula di scienze, gli alunni, dopo una breve spiegazione, hanno dimostrato alcune reazioni chimiche o si sono occupati di fisiologia dell’apparato respiratorio. Scenografica conclusione del pomeriggio in palestra con l’esibizione di 5 coreografie ispirate alla libertà d’espressione.


Nella sede di Giugliano i ragazzi sono stati accompagnati, in epoche e luoghi diversi, alla scoperta del concetto di humanitas: hanno assistito ad una scena di vita quotidiana di una famiglia durante la seconda guerra mondiale, ascoltato la declamazione di passi di Eschilo, Sofocle, Cicerone e Seneca – autori ai quali gli studenti hanno dato voce –, si sono ritrovati in una coffee house con i poeti John Donne, Langston Hughes e Walt Whitman che hanno recitato i loro versi più celebri, e infine si sono sfidati in una competizione a squadre sugli eroi dell'epica classica. Nell'aula di arte è stato riprodotto il tableau vivant “La nascita di Venere” di Botticelli e sono state presentate varie tecniche di pittura. Gli ospiti hanno poi avuto modo di assistere anche ad attività laboratoriali come il gioco del Memory con parole del greco antico, hanno superato una misteriosa escape room sulla matematica, sono entrati nella bottega di Archimede, sbirciando tra attrezzi utili allo studio dei fenomeni fisici, hanno visionato vetrini al microscopio nel laboratorio di scienze. Nell’aula di informatica gli studenti hanno spiegato come usare oggi un calcolatore, partendo dalla simulazione di fenomeni scientifici fino alla progettazione architettonica. Il pomeriggio si è concluso con danze e con la performance del coro, che ha congedato gli ospiti sulle note di “Imagine” di J. Lennon, del coinvolgente “CartesioRAP” dello studente Felice Russo, e di “Let it be” dei Beatles.


Anche la sede di Qualiano, infine, ha aperto le porte a numerose famiglie accorse al secondo appuntamento dell’Open Day. L’evento è stato gestito in gran parte dai cartesiani che, attraverso la cura dei laboratori e l’organizzazione di interessanti attività didattiche, hanno mostrato come la scuola possa essere fertile luogo d’incontro tra sapere scientifico e umanistico. Gli studenti della scuola secondaria di primo grado hanno inoltre usufruito della possibilità di lunghi colloqui e momenti di confronto con i docenti del liceo, al fine di orientare al meglio le scelte personali del loro percorso formativo futuro. I laboratori di fisica, scienze, logica, italiano, latino, inglese e filosofia, coordinati dai docenti delle discipline, hanno mostrato come l’applicazione interattiva e cooperativa del sapere disciplinare possa contribuire ad un apprendimento duraturo. Tutte le attività laboratoriali sono state realizzate dagli studenti che hanno applicato concretamente i contenuti appresi mediante manufatti e prodotti interattivi.

Di seguito i contributi video dei momenti salienti dell’evento.