“Dojo Song” è un brano che nasce da sessioni notturne di improvvisazione. Tra synth distorti e atmosfere surreali, il pezzo esplora un immaginario alieno e visionario, dove l’ironia si intreccia ad un senso di spaesamento cosmico. Un’esperienza sonora che gioca con i confini tra realtà e fantasia.

Spiega la band a proposito del brano: “Nel crepuscolo degli equinozi le porte astrali si dischiudono e i raggi gamma attraversando il vapore nascondono le tracce ai Guardiani alieni. Quello è il momento propizio per compiere il salto. A tale scopo però sarà necessaria una qualche forma di dinamo entropica che possa accelerare il paradosso quantico. Il cibo italiano sembra essere molto indicato. Il salto può durare secondi o millenni in base alla curvatura che lo spazio e il tempo assumono attraverso la porta. Nei giorni immediatamente successivi al salto potrebbero comparire sintomi di paranoia assiale, è un effetto indesiderato il cui unico rimedio è la pratica di specifiche arti marziali e meditative da dojo”.