Un nuovo nome emerge timidamente dagli ambienti underground milanesi, contando già una presenza dal vivo sui palchi de La Corte dei Miracoli e del Bachelite: Columbia. Non si tratta soltanto dell’alter ego musicale della pianista e compositrice Alice Albicini (già attiva anche nella formazione dei Deaf Kaki Chumpy), ma anche di un vero e proprio anacronistico ensemble di otto musicisti, un organismo vivo che unisce ricerca, intensità e libertà creativa.
Venerdì 19 settembre 2025 esce su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Music Italy) il primo singolo, “Witchcraft” - un titolo che già di per sé evoca mistero e fascinazione. In questo un panorama musicale complicato e decisamente imitativo, Columbia sceglie una strada diversa e per questo amiziosa: rifiuta la riduzione a semplice prodotto confezionato per le playlist, usa la lingua inglese, rifiuta l'essenziale e le logiche di numeri ed algoritmi, ma non a un ritornello decisamente trascinante.
La musica di Columbia lancia quindi il suo incantesimo e sembra richiamare forze sottili e ancestrali, come se ogni nota fosse parte di una trama segreta che lega musicisti e ascoltatori in un’esperienza ipnotica. È un linguaggio sonoro che affonda le radici nel jazz ma che non teme di sconfinare, aprendo squarci visionari e contaminazioni che vanno oltre le etichette. “Witchcraft” segna così l’inizio di un percorso che ha il coraggio di prendersi spazio e tempo e che non si piega alla frenesia del presente.