Il Comune di Santo Stefano di Magra, riconosciuto come "Città della Musica" e primo comune italiano "rap friendly", nei suoi eventi estivi ricchi di musica e cultura, ospita un protagonista di eccezione come Francesco Cavestri, pianista, compositore e produttore (classe 2003) che si sta affermando come uno dei talenti più promettenti della nuova scena jazz europea (e attualmente in fase di ingresso nella prestigiosa famiglia degli Artisti Steinway & Sons, che raccoglie i più importanti pianisti al mondo).

Lunedì 11 agosto alle ore 21, Francesco Cavestri (premiato Forbes Under 30) si esibirà in un concerto in piano solo per la Rassegna estiva del Comune a Ponzano Superiore con una serata di alta qualità musicale nella suggestiva Piazza Aia di Croce, situata lungo il tratto della via Francigena che attraversa il bellissimo territorio dove si svolgerà l'atteso evento della rassegna estiva, in un'atmosfera unica idealmente posizionata come primo punto di vista del mare provenendo da Aulla.

Il concerto "Il Jazz come Musica Universale" di Francesco Cavestri promette di essere un'esperienza musicale straordinaria e coinvolgente all'interno della quale fonderà elementi di improvvisazione, mettendo in relazione il jazz con i generi che dal jazz si sono originati e al jazz ritornano, presentando un repertorio che spazierà da brani originali a reinterpretazioni e tributi ad artisti come John Coltrane, Michel Petrucciani, i Radiohead, Ryuichi Sakamoto e i Massive Attack. Con il suo stile inconfondibile e la sua tecnica virtuosa, Cavestri creerà un dialogo intimo con il pubblico, invitandolo ad immergersi nella magia della musica jazz. Le sue improvvisazioni, ricche di emozione e dinamicità, inviteranno gli ascoltatori a esplorare il potere evocativo delle note e delle armonie, dimostrando come il jazz possa parlare direttamente all'anima di ciascuno.

“Francesco ha una capacità musicale veramente impressionante. Un ragazzo giovane con una grande maturità che riversa nella musica, creando concerti bellissimi […] progetti come quello di Francesco, mediati e respirati da un giovane come lui e che legano il jazz a generi come l’hip hop o la musica elettronica, sono il miglior modo per raccontare che il jazz è una musica per tutti.” Paolo Fresu