Dopo il grande successo dei suoi ultimi singoli, eccone subito un altro! E’ Ammore”: è questo il nuovo brano del cantautore Luca Blindo che, anche stavolta, riesce a coinvolgere proprio tutti! Con immenso piacere lo ritroviamo! Tra una domanda e una risposta, scopriamo tutte le curiosità legate a questo pezzo e… non solo!


Ancora un nuovo singolo, stavolta tocca al brano “E’ Ammore” uscito il 25 febbraio
per Hopeland Studio in radio e su tutte le piattaforme digitali. Me ne parli?

Sì, procede questo percorso fatto di nuovi argomenti e nuove sonorità. “E’ Ammore” è un brano, come anticipato da te, con etichetta Hopeland Studio, è scritto da me, musica, arrangiamenti e direzione musicale sono a cura di Lord Bart, il video è curato da Midea Video. Al video hanno preso parte con me tre bambini: Riccardo Giacco, Martina Rosmino e Irene Sibilio. Sono bambini che fanno parte della scuola in cui insegno, la “Katymen Dance” di Mena Di Maso, con i loro genitori hanno gentilmente accettato la proposta della direttrice di partecipare. “E’ Ammore” nasce in un periodo in cui abbiamo appreso purtroppo di tanti episodi di violenza tra i giovani, il nostro stato d’animo sicuramente ne ha risentito molto, io ho trattato spesso temi sociali, ma in seguito a questi avvenimenti ho pensato che fosse giunto il momento di trattare un tema legato ai sentimenti, un modo attraverso cui far arrivare anche al cuore delle persone un messaggio che possa risollevare, dare una leggerezza mentale, che possa mettere in risalto il pensiero che non esistono solo odio, violenza, delinquenza, c’è anche tanto amore che, soprattutto in questo momento storico, è importante poter donare al prossimo. Il brano mette in luce il fatto che chi crede nell’amore deve guardarlo sempre con gli occhi di un bambino che, nonostante le varie divergenze, difficoltà, sofferenze, continua a credere in esso, anche col passare degli anni, in ogni momento: positivo o negativo. Credo che l’amore in generale sia l’unica cosa che ti fa andare avanti e ti dà la “benzina” per affrontare le divergenze e le difficoltà della vita, gli occhi di un bambino rappresentano la purezza. Ed è ciò che si vede proprio anche nel video, c’è un bambino che rappresenta me da piccolo, una bambina che interpreta una sorta di angioletto e un’altra bambina quella di un diavoletto, rappresentano i momenti belli, spensierati e le difficoltà, le volte in cui magari ci si ritrova nel mezzo e nonostante gli ostacoli si continua a credere nell’amore.



In circa 10 giorni conta per ora già più di 16000 visualizzazioni su YouTube.
Restando in tema d’amore, cosa ama il pubblico delle tue canzoni? E di te?

Sia dai feedback che mi arrivano per strada, sia nei live e in generale, percepisco che apprezzano molto la mia spontaneità. Delle canzoni credo amino le immagini che riesco a mostrare attraverso le mie parole in cui magari si rivedono, che riescono a sentire addosso. E’ molto importante per me perché vedo che le mie canzoni diventano di tutti, ed è tanto importante anche che, sia se tratto un tema sociale che sentimentale, possa arrivare un messaggio, un’impronta. Nelle mie canzoni, possono ritrovare, un fratello, un amico che incoraggia in un momento triste per esempio, che sembra voler dire: “Non ti preoccupare, tutto si aggiusta. Tutto arriva”.


Qualche mese fa parlammo di una “ventata d’aria fresca” nel tuo percorso
musicale. Una continua evoluzione, la voglia di esplorare e di crescere…

Faccio musica ufficialmente da 18 anni quando ci sono state le prime pubblicazioni, in realtà però ho iniziato molto prima a 12 anni. La mia musica è sempre stata un continuo cambiamento, sia negli argomenti, nonostante parlassi spesso di sociale, che nelle sonorità, ho voluto sempre sperimentare. Adesso ho avuto il piacere di incontrare durante il mio cammino Lord Bart, un produttore internazionale, una persona con i miei stessi ideali, con la mia stessa forza e grinta nel voler sperimentare e fare cose nuove. Dal recente brano Chi to’ fa fa’ a quest’ultimo E’Ammore c’è un’ulteriore evoluzione sia a livello musicale che vocale, anche nel testo. Il mio approccio vocale stavolta è più dolce, più passionale, più delicato. Nella parte: “Nu chiagner, ij e te simm na cosa sol”, si percepisce la spinta della mia vocalità in modo più graffiato, è un modo per tranquillizzare l’altra persona. “Nu chiagnere”, perché ci sono. Questa continua sperimentazione, oltre alla mia crescita personale, mi porta ad avere anche un pubblico sempre più nuovo, ora oltre alle persone che mi supportano da sempre, ci sono nuove persone e di diverse fasce d’età che mi ascoltano e ciò è molto bello.




Cosa dobbiamo aspettarci ancora?

Ci saranno altre novità musicali, altre uscite prossime, “Hopeland” crede tanto nella mia arte e dunque ci sarà un susseguirsi di brani. A breve partirà anche il mio “Tour 2025”. Sarà un anno ricco di musica, di novità, ci saranno anche novità extramusicali di cui spero di parlarvi presto.


E per te cos’è l’amore?

L’amore è quel sentimento che sembra voler dire “Io ce stong, tu ce stai”, e anche se siamo distanti riusciamo a sentirci attraverso le vibrazioni. E’ un sentimento che va al di là dell’aspetto fisico, deve esserci un collegamento mentale, e deve esserci non solo nei momenti belli ma anche in quelli bui, infatti come dico nel brano: “E’ asciut o’ sole, allor è ammore”, proprio per dire che anche se una persona si trova nelle “tempeste”, nel buio, se l’altra persona è in grado di far splendere il sole allora è amore. 

Un modo per poter percepire: “So che posso contare su di te che con un sorriso, un semplice gesto, una parola, rivoluzioni la mia giornata, cambiandola in maniera positiva. Ci sei e mi allevi le sofferenze, mi aggiusti la giornata, ci sei e me faje ascì ‘o sole”. E con queste dolcissime parole volge al termine l’intervista. Scopriamo un altro lato di Luca, un lato che mette in risalto il sentimento per eccellenza. Riuscire a sentirsi attraverso le vibrazioni musicali e dell’anima. “Mi aggiusti la giornata e jesce ‘o sole”.

Ed è proprio così, quando si ama, tutto è più luminoso, un tepore avvolge il cuore,
pecché si jesce ‘o sole, ‘o friddo nun se sente!

Link al Video:

a cura di Saporito Margherita